E i Giornalisti cinematografici non possono dimenticare Valentina Pedicini che lascia anche ai Nastri d’Argento con la sua coerenza, la testimonianza di un impegno indipendente seguito dai Nastri con particolare attenzione fin dal tempo degli esordi e siglato proprio quest’anno dalla “cinquina” finalista per la quale il Sindacato le ha dedicato solo pochi mesi fa per Faith, l’ultima targa che purtroppo non è riuscita a ritirare. Diplomata alla Zelig International School Of Documentary, con il documentario Dal profondo sull’unica operaia nelle miniera di Nuraghe Figus, Premio Solinas 2012 nella cinquina dei David di Donatello ha confermato anche ai Nastri la sua originalità e il suo sguardo apprezzato anche nel 2017 nel corto Era Ieri, in Selezione alla Settimana Internazionale della Critica a Venezia e successivamente il lungometraggio Dove cadono le ombre, con Elena Cotta e Federica Rossellini, premiata da Sngci e Sncci con Nuovo Imaie, suo esordio nella finzione in cui si ricostruisce il tentativo di genocidio della popolazione nomade dei Jenisch negli anni ’40.
Il suo ultimo progetto è stato Faith, su una setta di monaci guerrieri che vivono su un eremo nelle colline marchigiane, presentato alla Berlin Critic’s Week 2020, per “Variety” “una potenziale esplosione internazionale per la docmaker Pedicini” .Donatella Palermo, produttrice di Faith, ha ricordato la regista attraverso le immagini del suo ultimo film e di Dal profondo: “Penso che Dal profondo comincia con una discesa nell’oscurità della terra, un’immagine che si fa sempre più buia e una voce di donna che dice: ‘Respira, respira piano, non aver paura; presto i tuoi occhi si abitueranno al buio’. Alla fine del film una donna cammina sull’orizzonte e appare una scritta: E non so passare ora a nuoto la notte | ho fatto qualcosa contro la paura | mi sono seduta a scrivere | per chi vorrà sedersi”. Quella notte Valentina non l’ha passata ma come dice in Faith “la notte adesso fa meno paura”. I Nastri d’Argento per il Cinema del reale hanno avito da sempre attenzione e stima per il suo lavoro con menzioni e riconoscimenti: anche Dal profondo prima di Faith aveva colpito la Giuria per lo stile e la sua originalità che non dimenticheremo. E ricordiamo anche la nostra Menzione Speciale 2014, tra i migliori Documentari 2013.