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STORIA DEI NASTRI
Il sindacato dei giornalisti cinematografici fu fondato nello stesso anno in cui sono nati i Nastri, il 1946, da un gruppo di giornalisti e saggisti di cinema, alcuni dei quali divennero in seguito registi (Steno e Mario Soldati, che ne fu primo presidente) e autori (Michelangelo Antonioni, Antonio Pietrangeli). Il primo regolamento motivava l’istituzione del Nastro d’Argento per «promuovere il continuo miglioramento artistico, tecnico e industriale della cinematografia italiana e rendere omaggio alle sue rilevanti acquisizioni».
È stato consegnato per la prima volta nel 1946 a Roma, all’Hotel de Russie. Le edizioni si tennero prevalentemente tra Roma e Taormina, con l’eccezione di alcune edizioni particolari (a Firenze, dopo l’alluvione del 1966, in segno di solidarietà) e, sempre nei suoi primi anni di vita, anche a Sorrento.
Nelle prime edizioni i premi sono stati conferiti ai film presentati nel corso dell’annata considerata dall’industria, quella che si conclude con la fine dalla stagione; sono stati poi attribuiti alle pellicole uscite nell’anno solare, mentre successivamente sono stati di nuovo assegnati ai film usciti in sala entro i giorni immediatamente seguenti al Festival di Cannes, quindi entro gli ultimi giorni di maggio, quando vengono annunciate le ‘cinquine’ finaliste alle quali è dedicata una manifestazione con tutti i candidati ai premi. Dopo alcune edizioni nella sede dell’Accademia di Francia a Villa Medici, si tiene, sempre a Roma, nello spazio del Museo MAXXI.
I premi sono assegnati sulla base di ‘cinquine’ proposte dal direttivo nazionale del Sindacato al voto (notarile) degli iscritti al sindacato, giornalisti cinematografici della carta stampata, delle televisioni, delle radio e – dall’epoca contemporanea – di Internet.
Con i Nastri d’argento sono trattati: il film dell’anno, il regista del miglior film, l’esordiente, le attrici e gli attori, i migliori tecnici, il direttore del casting. È stato premiato anche il miglior doppiatore. Il Nastro d’argento è insieme al David di Donatello, promosso dall’Accademia nazionale del cinema italiano.
Alla consegna dei Nastri d’argento sono abbinati i premi Guglielmo Biraghi assegnati dal 2001, destinati ai migliori tra i giovani attori esordienti nel cinema dell’anno. I Nastri ospitano a Taormina nella loro serata anche il premio Manfredi.
PREMI
I NASTRI d'ARGENTO
I Nastri d’argento sono da sempre l’iniziativa più importante nel calendario delle manifestazioni organizzate dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani. Riconosciuti dal Mic Premio di Interesse Culturale Nazionale, sono il più antico riconoscimento per il cinema italiano, secondi nel mondo, per ‘anzianità’, solo agli Academy Awards: i giornalisti cinematografici iscritti al SNGCI li assegnano infatti dal 1946, attraverso un voto con scrutinio notarile, che premia ogni anno i migliori film, autori, interpreti, produttori e tecnici. In due sessioni anticipate rispetto all’assegnazione e alla consegna dei Nastri per i lungometraggi i Giornalisti Cinematografici promuovono anche i Corti d’Argento, Nastri per i migliori cortometraggi dell’anno, e i premi per i documentari (i Nastri Doc)
In particolare, dopo il ritorno a Taormina dov’erano stati a lungo assegnati (ai tempi in cui la cerimonia si era svolta tra l’Hotel de Russie di Roma dove si tennero le prime edizioni e per qualche edizione a Sorrento) e alla luce del successo anche televisivo, degli ultimi anni, i Nastri sono sempre di più un’occasione di forte richiamo anche per il pubblico, con grande visibilità per i titoli segnalati e premiati. Ma, soprattutto, sono ormai la manifestazione in grado più di altre iniziative di sostenere la sperimentazione di un vero prolungamento della stagione anche nel momento meno favorevole dell’annata e cioè durante l’estate: costituiscono, infatti, mediaticamente, l’ultimo e il più ‘visibile’ ponte di attenzione per il cinema e i suoi protagonisti idealmente lanciato verso il primo evento della “riapertura” della stagione dopo la pausa estiva: la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Anche per questo il Sngci proprio con i Nastri ha portato “in dote” al cinema italiano, e in questi ultimi anni a Taormina, la serata Rai, un autentico evento per il cinema in tv, protagonista sulla stampa di una rassegna sostenuta da almeno 200 testate (e ormai anche da molti blogger) e regolarmente rilanciata in tutto il mondo grazie a Rai Italia. Ai Nastri dedicati ai migliori film e protagonisti dell’anno sono abbinati come sempre alcuni premi speciali di livello internazionale e riconoscimenti speciali. Un buon metodo anche per richiamare l’attenzione mediatica, e in particolare della televisione: proprio la serata di Taormina, è stata fondamentale negli ultimi anni per accrescere l’aspetto promozionale per una visibilità sempre più forte del cinema italiano. In questo senso il SNGCI prevede per I Nastri d’Argento un calendario lungo un anno:un evento romano in occasione dell’annuncio delle “cinquine” dei candidati alla fine di Maggio, subito dopo il Festival di Cannes; Nastri a fine Giugno, a Taormina, con consegna dei Premi al Teatro Antico la sera dell’ultimo sabato di Giugno.
Al cortometraggio è dedicata –come si è detto- la specifica sezione dei Nastri separata dalla manifestazione estiva, con un annuncio e una consegna primaverile (marzo), tradizionalmente a Roma. E per sottolineare sempre di più il valore del documentario il SNGCI ha ripristinato la specifica sezione che apre l’annata dei giornalisti cinematografici con i premi per il ‘cinema del reale’, tra febbraio e marzo, anticipando i cortometraggi.
I NASTRI EUROPEI
Sono abbinati ai premi per il cinema di lungometraggio (maggio-giugno). Nati nel 1989 sono stati riservati, di anno in anno, ad una sola personalità europea di particolare valore. Nel 2000, straordinariamente, il primonome italiano con il Nastro a Claudia Cardinale che è stata anche la prima attrice e la prima donna a riceverlo (europei sono stati, per particolari exploit legati anche al successo europeo in occasione del festival di Cannes) anche i Nastri a Sergio Castellitto e Matteo Garrone)Lo hanno ricevuto, nella storia, protagonisti e autori come John Cleese, Krzysztof Kieslowsky, Philippe Noiret, IstvanSzabo, Aki Kaurismaki, Ken Loach, Alain Resnais, Theo Anghelopulos, Alan Parker, Jerzy Stuhr e Radu Mihaileanu, poi Emir Kusturica e Pedro Almòdovar. Nel 2003 il significato del Nastro europeo si è abbinato al premio per il miglior film straniero, segnalando Roman Polanski per “Il pianista”. Lo hanno poi avuto Fanny Ardant, Malcom Mc Dowell, Barbora Bobulova poi insieme, Martina Gedeck per Le vite degli altri, insieme a Castellitto (come già segnalato proprio nell’anno della sua straordinaria lezione d’autore al festival di Cannes). Tra gli altri riconoscimenti speciali europei, di valore internazionale, nel 2009 doppio Nastro, a Isabelle Huppert e, come personalità europea in onore di un anniversario speciale del Premio al maestro Andrzej Wajda nell’anno di Katyn.Negli ultimi anni è stato ritirato da Antonia Liskova e Kasia Smutniak, Vincent Lindon protagonista di Welcome quindi, nel 2011 da Valeria Bruni Tedeschi. Dopo Matteo Garrone (2012) lo hanno avuto Alice Rohrwacher, Asia Argento e il protagonista di Quentin Tarantino, Christ of Waltz.