‘MARX PUÒ ASPETTARE’ di MARCO BELLOCCHIO
È IL ‘FILM DELL’ANNO’ 2022
Un premio al personalissimo viaggio nella memoria familiare di un grande autore
La serata di premiazione lunedì prossimo 20 Giugno a Roma al MAXXI
Roma, 15 Giugno – Marx può aspettare di Marco Bellocchio è il ‘Film dell’anno’ ai Nastri d’Argento 2022. Lo annunciano i Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI) che consegneranno i premi a Roma, al Maxxi Museo nazionale delle arti del XXI secolo lunedì prossimo, 20 Giugno.
Una decisione che accoglie tra i titoli del più interessante ed emozionante cinema dell’anno il personalissimo viaggio nella memoria familiare di un autore che con questo film aggiunge alla nostalgia il racconto dolente di un sentimento collettivo e, soprattutto, intimo.
L’elaborazione di un gravissimo lutto diventa, infatti, nel film riflessione sulla vita e la morte in un’indagine che affronta sentimenti irrisolti e finalmente svelati con lucida sincerità di fronte ad un tragico evento vissuto tra le mura della casa di famiglia e mai affrontato insieme: il suicidio di Camillo, fratello gemello di Marco, morto il 27 dicembre di un anno febbrile e di grandi cambiamenti come il 1968 .
“Marx può aspettare lascia un segno speciale nella storia del cinema di questo tempo che ha cambiato la nostra vita” spiega a nome del Direttivo Nazionale SNGCI Laura Delli Colli, Presidente. “Per questo lo abbiamo scelto tra i film, non chiudendolo, pur tra le eccellenze, solo nel mondo e nella ‘categoria’ del più toccante e lucido cinema del reale”.
Il film è una produzione Kavac Film, Ibc Movie, Tender Stories con Rai Cinema, in collaborazione con Fondazione Cineteca Bologna. Realizzato in collaborazione con Regione Lazio-Fondo per il Cinema e l’audiovisivo, prodotto da Simone Gattoni e Beppe Caschetto, coprodotto da Malcom Pagani e Moreno Zani, produttori esecutivi Michel Merkt e Alessio Lazzareschi e distribuito da 01 Distribution. Selezionato in Cannes Première al Festival di Cannes 2021 che ha celebrato Marco Bellocchio con la Palma d’Oro d’Onore.