Un addio commosso a Ermanno Olmi, oltre 10 Nastri per i suoi film e il Premio Bianchi a Venezia, le menzioni gli omaggi, da noi, giornalisti lungo una vita di scambi affettuosi.
Per l’ultimo, ai Nastri per il documentario, solo poche settimane fa, una menzione d’onore al suo ‘Vedete, sono uno di voi‘ che abbiamo amato perché , come gli abbiamo scritto allora, “con l’omaggio alla figura e al messaggio di Carlo Maria Martini e alla sua lucida profezia di speranza ci ha regalato ancora una volta il tuo cinema poetico, che ha reso presente anche una grande assenza”.
“Non abbiamo più premi, per te, caro Ermanno- gli avevamo scritto allora privatamente- a meno di non inventarli ad hoc, per siglare l’eccellenza della tua ricerca non solo sul cinema, ma sulla solitudine degli uomini e la profondità di un messaggio che tocca l’anima e non solo lo sguardo di chi ha il privilegio di seguire la poesia del tuo lavoro. Pensiamo però che le parole sappiano ancora esprimere qualcosa e spero che le nostre riescano a racchiudere, senza la retorica dei premi, un abbraccio commosso e affettuoso”.
L’ultimo suo ricordo è in poche righe, ricevute in risposta, che custodiremo con cura, come un augurio per il nostro futuro, di cronisti, certo, ma soprattutto di spettatori. Eccole:
“Vi confermo il mio affetto sincero e tanta gratitudine per l’attenzione che mi rivolgete chiamandovi col più nobile degli appellativi, miei amici, perché sappiamo bene quanto il titolo di amico vale più di qualsiasi riconoscimento onorifico.
Con questa affinità di cuore vi auguro serenità e buon futuro. Ermanno”.
Buon viaggio, tra i grandi che da lassù continueranno a guardarci con quell’affinità che non possiamo dimenticare…