NASTRI d’ARGENTO 2022 | DOCUMENTARI – ‘CINQUINE’ E PREMI SPECIALI

I cantanti italiani Caterina Caselli e Adriano Celentano passegiano insieme. Roma, 1981

Le ‘cinquine’ candidate ai Nastri
e i primi premi speciali
ai film dedicati a Eugenio Scalfari, Oscar Micheaux,
a Caterina Caselli “protagonista dell’anno”
e al documentario che racconta i 70 anni di cinema militante dell’Anac

Già annunciato il Nastro a Ennio di Giuseppe Tornatore, documentario dell’anno

A Se dicessimo la verità di Emanuela Giordano e Giulia Minoli

Il Nastro della legalità in collaborazione con il festival Trame

Martedì 26 aprile l’annuncio dei vincitori

La consegna dei premi venerdì 6 Maggio alle ore 18:00 a SCENA

Roma, 21 Aprile – Caterina Caselli, protagonista dell’anno per Una vita, cento vite di Renato De Maria, Eugenio Scalfari raccontato dalle figlie Donata e Enrica (con Anna Migotto) e il film di Francesco Zippel dedicato a Oscar Micheaux, storico supereroe del black cinema sono tra i primi premi assegnati ai Documentari dell’anno dai Giornalisti Cinematografici Italiani (Sngci) che hanno annunciato anche le ‘cinquine’ dei titoli in corsa per i Nastri Doc 2022. Si tratta di quindici titoli nelle tre sezioni Cinema del reale, Cinema Spettacolo Cultura e Docufilm tra i quali saranno assegnati i tre Nastri di quest’edizione e altri eventuali riconoscimenti speciali.

Per il cinema del reale si sfidano A declaration of love di Marco Speroni, L’acqua l’insegna la sete – Storia di classe di Valerio Jalongo, Let’s Kiss – Franco Grillini. Storia di una rivoluzione gentile di Filippo Vendemmiati, Onde radicali di Gianfranco Pannone e War is over di Stefano Obino. I cinque finalisti per la categoria Cinema Spettacolo Cultura sono: Django&Django: Sergio Corbucci Unchained di Steve Della Casa e Luca Rea, Luigi Proietti detto Gigi di Edoardo Leo, Marina Cicogna – La vita e tutto il resto di Andrea Bettinetti, Per Lucio di Pietro Marcello e Senza fine di Elisa Fuksas. Docufilm finalisti: Cùntami di Giovanna Taviani, Fellini e l’ombra di Catherine McGilvray, Il giardino che non c’è di Rä Di Martino, La macchina delle immagini di Alfredo C di Roland Seiko e La scelta di Maria di Francesco Miccichè.

Al film di Emanuela Giordano e Giulia Minoli Se dicessimo la verità il Nastro della legalità assegnato in collaborazione con Trame, Festival dedicato ai libri sulle mafie. La documentazione di un lavoro importante sul tema della lotta alla ‘ndrangheta attraverso un’esperienza di formazione al quale la mattina di martedì 26 sarà dedicata una proiezione speciale con gli studenti dell’Istituto Roberto Rossellini, ‘cuore’ della redazione di Poppweb – web tv della scuola – molto attiva su cinema, cultura, musica, università e ricerca e sui temi legati alla società e alle pari opportunità. La proiezione, nello spazio della Regione Lazio SCENA, sarà seguita da un incontro con le autrici.

E un Premio speciale è stato assegnato a L’onda lunga – Storia Extra-ordinaria di un’associazione il film di Francesco Ranieri Martinotti dedicato ai 70 anni dell’Anac, documento importante che testimonia la storia di un cinema militante che ha cambiato la società, sullo schermo e oltre lo schermo, lottando contro ogni censura per un cinema e un Paese più democratico, libero e civile.

Infine, per questa seconda edizione del premio intitolato a Valentina Pedicini, i candidati sono Climbing Iran di Francesca Borghetti, Corpo a corpo di Maria Iovine e Los Zuluagas di Flavia Montini.

I finalisti sono stati scelti tra i 150 film usciti nel 2021 e visionati dal Direttivo Nazionale, appena rinnovato, in un panorama particolarmente ricco di temi, storie e personaggi che non dimentica l’attualità in un’annata ancora critica, segnata da interessanti testimonianze legate al presente in un fermento creativo speciale considerando le condizioni critiche vissute dal cinema negli ultimi anni.

Martedì 26 aprile, l’annuncio dei vincitori, dei Premi e delle menzioni speciali che si aggiungeranno ai film già annunciati oggi. Tra i titoli che completeranno il palmarès anche il Premio Valentina Pedicini in collaborazione con il CSC – Scuola Nazionale di Cinema Sede Sicilia.

Nel ricordare che è stato già annunciato il Nastro al Documentario dell’anno che premia Ennio di Giuseppe Tornatore, di seguito la lista delle ‘cinquine’ finaliste che i Giornalisti Cinematografici hanno selezionato, per regolamento, tra i film proposti nell’anno solare (2021) da Festival e rassegne e/o diffusi anche sulle piattaforme e reti tv, poi andati in sala.

Le ‘cinquine’ finaliste

CINEMA DEL REALE

A DECLARATION OF LOVE di Marco SPERONI

L’ACQUA L’INSEGNA LA SETE – Storia di classe di Valerio JALONGO

LET’S KISS – Franco Grillini. Storia di una rivoluzione gentile di Filippo VENDEMMIATI

ONDE RADICALI di Gianfranco PANNONE

WAR IS OVER di Stefano OBINO

CINEMA SPETTACOLO CULTURA

DJANGO & DJANGO – SERGIO CORBUCCI UNCHAINED di Steve DELLA CASA e Luca REA

LUIGI PROIETTI DETTO GIGI di Edoardo LEO

MARINA CICOGNA – LA VITA E TUTTO IL RESTO di Andrea BETTINETTI

PER LUCIO di Pietro MARCELLO

SENZA FINE di Elisa FUKSAS

DOCUFILM

CUNTAMI di Giovanna TAVIANI

FELLINI E L’OMBRA di Catherine MC GILVRAY

IL GIARDINO CHE NON C’è di Rä DI MARTINO

LA MACCHINA DELLE IMMAGINI di ALFREDO C. di Roland SEJKO

LA SCELTA DI MARIA di Francesco MICCICHE’

I Premi speciali

SCALFARI – A sentimental journey

di Enrica SCALFARI, Donata SCALFARI, Anna MIGOTTO, regia di Michele MALLY

L’ONDA LUNGA – STORIA EXTRA-ORDINARIA DI UN’ASSOCIAZIONE

di Francesco Ranieri MARTINOTTI

OSCAR MICHEAUX – THE SUPERHERO OF BLACK FILMAKING di Francesco ZIPPEL

“Protagonista dell’anno”

Caterina CASELLI

Per  UNA VITA, CENTO VITE di Renato DE MARIA

Nastro della legalità

SE DICESSIMO LA VERITÀ di Emanuela GIORDANO, Giulia MINOLI

Candidati al Premio Valentina Pedicini

CLIMBING IRAN di Francesca BORGHETTI

CORPO A CORPO di Maria IOVINE

LOS ZULUAGAS di Flavia MONTINI

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